Harvey di Henry Koster
L’elogio dell’amabilità di Vittorio Giacci “In questo mondo devi essere o molto astuto o molto amabile. Io preferivo l’astuzia ma consiglio l’amabilità”. Edwood P. Dowd Quando in un film le[…]
L’elogio dell’amabilità di Vittorio Giacci “In questo mondo devi essere o molto astuto o molto amabile. Io preferivo l’astuzia ma consiglio l’amabilità”. Edwood P. Dowd Quando in un film le[…]
di Vittorio Giacci Con la scomparsa di Peter Bogdanovich se ne va non solo un cineasta che della passione per il cinema aveva fatto il tratto performante di tutta la[…]
Incontro con Peter Bogdanovich. A cura di Edoardo Bruno, Alessandro Cappabianca, Lorenzo Esposito, Vittorio Giacci, Bruno Roberti, Daniela Turco, con la collaborazione degli studenti della Nuova Università del Cinema e[…]
Nel suo testo su L’ultimo spettacolo (in Filmcritica n 329/330, novembre-dicembre 1972) Giuseppe Turroni definiva Peter Bogdanovich come “ l’autore che cerca un significato critico nell’immagine e oltre l’immagine[…]
di Francesco Salina Mater Dei di Emilio Cordero, 1951 Sia lodato cautamente questo presbitero, Emilio Cordero, prete paolino cineasta. Filmò il suo terzo lungometraggio convertito a un neorealismo spontaneo, apologetico[…]
di Sergio Arecco I tre puntini del titolo del documentario… à Valparaiso, spesso dimenticati dai dizionari, sono indispensabili. Stanno a indicare l’espunzione di un primo emistichio, di cui …à Valparaiso[…]
di Edoardo Nardi Cimino è un classico, Eastwood no. Sento accostare spesso il cinema di Eastwood ai maestri americani, Ford su tutti. Tuttavia, la filiazione non esiste. Cimino può essere[…]
Un lancio nel vuoto di Simone Emiliani Come si fa a non far invecchiare i film Marvel, soprattutto negli ultimi dieci anni? È invecchiamento pieno di magiche luci in un[…]
Ho sognato che ero in un bar nel deserto, ma ci sono davvero di Giovanni Festa Mike Milo, un uomo anziano, ex stella del rodeo, senza famiglia (la moglie e[…]
L’ombra dell’archetipo di Massimo Causo Cry Macho è un film di una semplicità archetipale pura, ha una limpidezza che lascia vedere in trasparenza la struttura su cui l’intera opera di[…]
di Francesco Salina ’Illustrissimo pubblico’ aveva scritto nel 1509 Ludovico Ariosto nella presentazione della commedia Il Negromante, era un abbozzo. Nel 1528 la versificò e la rappresentò a Ferrara al[…]
Bosco di notte di Daniela Turco E’ già nella simmetria di un’entrata e di un’uscita di scena dei vari attori e membri della troupe all’inizio e alla fine dopo[…]
Notti bianche di Francesco Scognamiglio È passato del tempo prima che il cuore ritornasse a battere. È da tanto che il neoLazzaro era morto. Eppure. “Quindi potremmo cominciare?” Dal tempo[…]
L’animale assassino di Alessandro Cappabianca Un grande ranch, una mandria, due fratelli, una casa. Dalle finestre aperte entra una luce alla John Ford. Il rude, il mitico cow boy Bronco[…]
Niente Vetro di Alessandro Cappabianca Attraverso quale strano percorso, il ladro di Pickpocket (Bresson) giungeva infine a Jeanne? Era un percorso che lo conduceva in carcere, dove le sbarre che[…]
Insurrezione e dintorni di Daniela Turco Nelle righe conclusive del suo testo: “Perché Filmcritica è la mia casa” – uno dei più emozionanti pubblicati sul n. 700 della rivista[…]
Chi trova un amico trova un tesoro di Edo Mariani The bird a nest. The spider a web. Humans friendships. L’uccello un nido.Il ragno una tela.Gli esseri umani le[…]
Un diario inatteso di Edo Mariani Dai racconti delle passate epoche del cinema come comunione di sguardi, di sale fumose e di sedili impegnati, il Filmstudio è ricordato come uno[…]
Il cinema e il suo doppio Di Marco Allegrezza LITTLE BOY, LITTLE BOY di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani (2021, 74’) Nome: Mk.1, o meglio conosciuta con il[…]
di Sergio Arecco Siamo nell’estremo nord della Russia. Ma Artel non designa un villaggio – come potrebbe esistere un villaggio anche sperduto, in mezzo a quest’immensa distesa polare? –,[…]
di Giovanni Festa Il montaggio, scrive Bressane, esige un equipaggiamento mentale creativo: ma, ancor di più, il montaggio deve farsi selvaggio, e intendersi come pensiero-movimento-operazione tropicale e aborigena, barocca e[…]
di Francesco Salina E recita Godard con voce narrante fuoricampo: Les russes ont découvert le cinématographe autrement que nous. Lorsqu’ils ont vu l’arrivée d’un train en gare, ils n’ont pas[…]
di edo Mariani Il percorso di un avventuriero dell’aria come Chris Marker è caratterizzato sempre da una miriade di atterraggi tutti diversi (i film, le fotografie, gli avatar sulla rete,[…]
Vertigo di Daniela Turco A volte, di un festival, sono certe scelte di linguaggio a restare ancora più impresse dei film in cui si trovano, come un modo insolito di[…]
Due film veneziani di Luigi Abiusi Lo sguardo ancillare al logos, o, peggio, all’assunto programmato, pedagogico: questo sarebbe, proprio dal punto di vista prettamente linguistico, L’événement di Audrey Diwan vincitore[…]
La confessione laica di Alessandro Cappabianca Un ragazzo ubriaco, o drogato (Andrea), che abita con i genitori al terzo piano del condominio, investe e uccide una donna con la sua[…]
Il colore del cielo di Daniele Dottorini Un dittico è una strana composizione; il due, come già i pitagorici sapevano bene, è un numero aperto, imperfetto, come tutti i numeri[…]
Un film del millenovecentocinquantasei di Francesco Salina In ogni Chaos c’è un Cosmo. In ogni disordine un ordine segreto, recita un aforisma di Carl Gustav Jung. Douglas Sirk negli[…]