MAN RAY: LETTERA A HANS RICHTER
Una lettera di Man Ray a Hans Richter, pubblicata sul numero 264-265 di Filmcritica, maggio-giugno 1976, in cui Man Ray scrive:
“da superstite a un altro superstite”, parlando dell’immagine come di una cosa fissa, perchè “è chi guarda, è lo spettatore che deve muoversi, non l’oggetto, non l’opera d’arte….”
E’ una lettera piena di disincanto, in sottotraccia, ma anche molto acuta, quando avvicina cose forse solo apparentemente lontane e scrive che ” ….se avessi avuto il coraggio, se fossi stato forte e non pigro, sarei stato un gangster, perchè in fondo è molto più eccitante, molto più affascinante, più pericoloso che essere artista.”