Paul Vecchiali. Encore…
Per salutare Paul Vecchiali, mancato lo scorso 18 gennaio, misurando il vuoto lasciato da questo cineasta tenace e infaticabile e fino alla fine libero e indipendente, un amico, nostro e della rivista Filmcritica, si propone qui di seguitoun breve testo di Edoardo Bruno, che a proposito del suo film Rosa la rose, fille publique (1985) in Filmcritica n° 364, maggio 1986, p. 214, così scriveva:
Vecchiali continua, in questa sua accumulazione di segni, a concentrarsi in un universo di simulazione dove il detto poetico si risolve in maggiore realismo. Dopo l’incontro a Parigi, nelle Halles, con le prostitute segnate da un fiore galante, il girotondo di festa, la cena del compleanno, gli incontri, la passione, l’iniziazione e la morte sono il “gioco”, la scena della finzione che si risolve in un di più di verità.
Nel giro di una sola giornata Rosa passa dalla commedia alla tragedia, agìta come la protagonista di una storia già scritta, inserita in altre esperienze, che hanno costruito intorno a lei una rete di destini inestricabili. Vecchiali si serve della citazione filmica, di richiami ad autori direttamente indicati nelle fotografie (Max Ophüls e Godard) per mettere in scena una vita già determinata sottolineando che neppure il caso può rovesciare il destino: è un ricordo, forse, dell’exergo balzachiano posto da Cocteau in apertura del suo L’aigle a deux tètes…. ” E lei non poteva contare su niente; neppure sul caso. Giacché si danno vite prive di caso.”
Pubblichiamo inoltre di seguito le due conversazioni più recenti tenute con Paul Vecchiali nel corso degli ultimi anni.
Leggeri e violenti, Conversazione con Paul Vecchiali a cura di Bruno Roberti (Filmcritica 650, dicembre 2014)
Il rischio per me è una componente fondamentale nel cinema, Conversazione con Paul Vecchiali a cura di Andrea Pastor e Daniela Turco (Filmcritica 667/668 settembre-ottobre 2016)