A QUIET PASSION di Terence Davies
Il senso panico dell’immobilità
di Edoardo Bruno
In A Quiet PassionTerence Davies ha voluto cogliere, nella breve biografia su Emily Dickinson, il senso panico della immobilità della sua poesia, l’immobilità del villaggio del Massachusetts, in cui è nata, della casa austera, della religiosità appannante, filmando, quasi senza aria, le stanze addobbate con cura meticolosa, le poltrone, le sedie, e registrando, come in una scena teatrale, le discussioni e gli incanti di qualcuna delle sue poesie, brevemente citate, le digressioni religiose e politiche della grande Eresia, sulla Bibbia e su Shakespeare, contrastate da un padre intollerante e severo.
Una ‘lettura critica’ sul contrasto tra pensiero ed azione, tra un amore espresso in poesia e mai fisicamente provato, di una giovane creatura fisicamente rinserrata in se stessa, (molto brava l’attrice Cynthia Nixon a restituirle l’amarezza di una scelta) prostrata da una passione ‘quieta’ che, di giorno in giorno, la divorava internamente, sino alla morte.